Se proviamo ad inserire le due parole inglesi in qualsiasi traduttore, vedremo che il significato sarà “Libro della calma o libro della quiete”. Ma “Perché della calma?”.
In effetti, osservando bambini che si relazionano a tale proposta gioco, si nota come esso "catturi" l'attenzione e la concentrazione del bambino, fin da piccolissimo, attraverso le sue sperimentazioni sensoriali e motorie; è un'offerta ricca di sensazioni tattili, sonore, di azioni, di sperimentazioni, di prove e riprove, di scoperte, di tentativi. Tutto accompagnato da Stupore e Gioia. E' una ottima proposta gioco che attiva l'apprendimento complesso del bambino e attiva quello che è la base della maturazione intellettiva del pensiero creativo.
Un Quiet Book è realizzato principalmente in tessuto o feltro / pannolenci, con pagine e soggetti/attività cucite con cura ed attenzione con punti a macchina. Da pedagogista suggerisco un QuietBook creato con tali modalità in quanto sono quelli che resistono di più alle tante sperimentazioni e manipolazioni del bambino e sono più "sicuri" nelle mani di bambini piccoli. Ricordiamoci però che sono proposte gioco che comunque richiedono sempre una vicinanza rassicurativa ed una osservazione dell'adulto.
Al proprio interno si possono creare storie, riprodurre piccoli testi di letteratura per l’infanzia di qualità che piacciono ai bambini; si possono creare setting di vita quotidiana, setting di ambienti naturali e relativi animali; si possono presentare categorie di colori per il riconoscimento e l'appiamento, numeri e insiemi per i primi apprendimenti complessi, piccole proposte di calcolo, sinonimi e contrari, e tanto altro per i primi apprendimenti pre-scolastici e scolastici. Insomma il Quiet Book è una proposta gioco che va personalizzata e creata in base alle competenze, alle abilità, agli interessi e alla crescita del bambino alla quale si propone. E' assolutamente importante che siano funzionali e pratici (sia per quanto riguarda la dimensione sia per quanto riguarda la modalità di assemblaggio pagine) per essere sfogliati in libertà dal bambino, che stiano ben aperti quando il bambino li sta sperimentando e che siano cuciti e creati con una modalità tale che le pagine assumano una consistenza semirigida per la buona riuscita dell'attività del bambino.
Allego a questa descrizione degli esempi pratici su età e attività adatte.
Intorno ai 4/5 mesi circa di vita, è possibile creare Quiet Book con fondi e immagini a contrasto bianco e nero ( semplici motivi geometrici, rappresentazioni di oggetti comuni e silhouette di animali), senza decorazioni e senza elementi facilmente staccabili come bottoni. Questa proposta poichè in questi mesi il bambino ha una percezione visiva in "bianco e nero".
Dai 6 ai 15 mesi circa, vanno preferiti Quiet Book che offrono la sperimentazione di sensorialità diverse, quali tattili (con l'utilizzo di diverse trame e diversi tessuti), sonore e, perché no, olfattive. Ad esempio, ci potrebbero essere proposte gioco di cucù, o apri/chiudi, o dentro/fuori, o piccole attività di attacca e stacca con velcro con soggetti grandi o che, se di piccole dimensioni, rimangono saldamente attaccati con nastro alla pagina.
Proseguendo, dopo i 24 mesi circa, si possono iniziare ad introdurre all'interno delle ambientazioni del Quiet, delle pagine che abbiano attività di vita pratica, quali cerniere, bottoni a clip, bottoni con asola, fibbie, lacci, gancetti, ... per permettere al bambino di allenare e perfezionare sempre più la coordinazione oculo-manuale, la motricità fine della mano e la presa a pinza (basi solide queste per una buona impugnatura della penna e per la scrittura in età scolastica). Ma non solo, in quanto, come ho già accennato sopra, è una proposta gioco che offre possibilità di apprendimento complesso e creatività.
Giungiamo poi, oltre i 4 anni, a poter aggiungere nei Quiet proposte di primi numeri, numeri e quantità, riconoscimento delle emozioni, e tante altre proposte gioco funzionali solo nell'avvicinarsi dell'età scolastica.
Credo che fondamentale sia ricordare il principio pedagogico che sta alla base della sperimentazione di una proposta gioco come i QuietBook: come suggerisce Maria Montessori, << La mano che sfiora, che tocca, che inventa, che accarezza, che costruisce. La mano, strumento che ci rende umani. La mano, organo dell’intelligenza >>.