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Bebuù, settete e il verde acido di Thialò
12/09/2016
Mondo BebuùOgni idea che le frulla in testa si trasforma in allegro abbigliamento, giocattoli spiritosi o accessori molto trendy..e di idee creative gliene frullano tante! Di chi stiamo parlando? Ma certamente di Thialò..scopriamo insieme un po' in più su di lei, con l'intervista che le abbiamo dedicato!
La prima domanda di rito non può mancare, Thialò, raccontaci un po’ di te, chi sei, la tua storia, i tuoi sogni..
Ciao a tutti!
Sono Lorenza, 39 anni e da poco mamma di Anna, una meravigliosa bimba che sorride da quando è nata! Ho frequentato l'Istituto d’arte, poi l’Isia di Firenze con indirizzo Design e tecnologie multimediali. Lavoro da quando avevo 22 anni come grafica pubblicitaria. Amo tantissimo il mio lavoro che mi porta a passare la giornata davanti al pc, ma la mia passione segreta rimane sempre pastrocchiare con le mani e con i materiali!
Perchè Thialò?
Ho avuto la fortuna di poter vivere con la mia nipotina per diversi anni e la prima volta che mi ha chiamato è uscito un tenerissimo “Tia Lò” che per l’amore che ci lega è diventato il mio nome e il mio logo!
Ora che è arrivata anche Anna, la mia bimba, i miei amici scherzando dicono che dovrei fare l’upgrade del mio marchio in “Mammalò”!
Un libro, un film o una canzone che ti rappresenta di più e perché.
La musica jazz. Mi accompagna come sottofondo quando lavoro. Questo genere di musica è improvvisazione, è evoluzione, è sentimento del momento, è impulsività, ma non sarebbe possibile senza essere dei professionisti con delle basi solide.
Da quanto tempo crei? Come è iniziata questa tua passione e quali sono gli oggetti che preferisci creare e perché?
Creo praticamente da quando ho memoria di essere al mondo! Da piccola mi piaceva costruire giocattoli e ricordo che le scatole delle scarpe di casa non avevano più coperchi...li prendevo tutti io per costruire le mie cose!
Raccontaci un po’ della tua giornata tipo.
Al momento i tempi della giornata sono dettati dalla mia piccolina!
Ho la gioia di stare a casa ancora per qualche mese prima di riprendere il lavoro e mi godo questo periodo meraviglioso della mia vita anche se molto impegnativo. Quando dedico tempo alle mie creazioni? Quando Anna dorme. Qualche volta durante il giorno, ma la maggior parte del lavoro lo faccio la notte, un momento che adoro, quando il mondo fuori si ferma per riposarsi e io posso immergermi nei miei progetti, nelle stoffe, nei colori...
Sei una creativa piuttosto completa e realizzi prodotti per la casa, la donna e i bambini…hai una preferenza?
Mi piace spaziare sia come prodotti che come materiali, ma la mia passione è sempre stata il mondo del bambino. Mi ci sento libera, è pieno di colori e mi dà energia.
E poi i bambini per me sono i critici migliori, non hanno peli sulla lingua e se un prodotto non funziona o non piace, te lo dicono e basta! E magari è anche divertente con loro costruire insieme qualcos’altro!
C’è una creazione a cui sei particolarmente legata? Se sì, ci racconti il perché?
Eccolo qui! il primo abitino cucito per Anna.
La mia mamma era una sarta, ma purtroppo non ha potuto conoscere la sua nipotina e... Lei si che gliene avrebbe fatti di abitini! Così per creare un filo che lega tre generazioni di donne e che va al di là del tempo e degli eventi, cucire per Anna per me significa far vivere nelle mie amni quelle della mia mamma.
Ti capitano momenti in cui non hai voglia di creare e ti senti giù? Come li superi?
Al contrario... creare mi aiuta a superare i momenti no. E’ una parentesi dove mi rifugio, smetto di pensare a quello che mi preoccupa e mi concentro sulle mie creazioni. E spesso quando ripenso al problema che avevo, riesco a vederlo con occhi nuovi e a trovare altre soluzioni a cui prima non pensavo.
Ci racconti un’esperienza in particolare che ricordi con affetto e che ti ha regalato tanta soddisfazione nel tuo hobby di creativa?
Ci sono 2 episodi che ricordo con una gran tenerezza, oltretutto legati allo sesso prodotto, i miei pupazzi da coccole. Sono stati uno dei primi oggetti con cui mi sono avventurata in questo mondo dell’artigianato.
Il primo, quando una mamma durante un mercatino mi è passata a trovare e con se aveva la sua bimba. Guarda lei, poi guarda me e mi dice:” Per favore riesci a convincerla a darmi il pupazzo che lo devo lavare?! Non riesco più a dividerli!”
Il secondo, quando un’altra mamma che mi ha telefonato chiedendomi se potevo creare un pupazzo uguale a quello già acquistato per la sua bambina che lo utilizzava come compagno di nanna, perché la piccola ci era talmente affezionata che in caso lo avesse perso, non avrebbe più dormito.
Un episodio invece, che ricordi con molto dispiacere e che ha mortificato la tua passione?
Durante un mercatino è passato un signore che commentava con sua moglie dicendo:” Beh, almeno questi fanno qualcosa e non stanno fuori dalla chiesa a chiede solo soldi...” (senza parole...)
Hai qualche consiglio per chi intraprende adesso la tua stessa passione?
Non perdere mai l’entusiasmo e non smettere mai di imparare!
Perché hai scelto Bebuù per vendere le tue creazioni? Cosa ti è piaciuto di più?
All’inizio mi ha attirato la grafica, un’immagine accattivante, fresca e adatta al mondo del bambino. Poi mi piaceva che ci fosse un marketplace dedicato all’artigianato per il mondo dell’infanzia. Ora dopo aver aver avuto il piacere di conoscerli di persona a Mondo Bebuù a Pompei, scelgo Bebuù anche per l’affetto e la professionalità dimostrati!
Ed infine qualche domanda a bruciapelo per conoscerti meglio:
Colore preferito
Verde acido e arancio
Stagione preferita
Primavera
Il tuo piatto preferito
Beh, ovviamente tuttiiiiiiiii
Che ne dite? E' o non è una vera creativa?! Beh, le sue creazioni parlan da sole!