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La gravidanza interessa a tutta la comunità umana: ecco perchè!
26/09/2018
Parola agli espertiLa gestazione e la vita del bambino nell’utero coinvolgono tutta la comunità umana e non riguardano solo la triade madre-padre-bambino.
Infatti, supportare le gestanti e le coppie affinché vivano gravidanze il più possibile serene può avere un impatto più ampio, perché dare alla luce bambini che abbiano un buon imprinting fin dalla loro vita prenatale potrebbe influenzare l’intera società.
A tal proposito, non saprei usare parole migliori di quelle che prenderò ora in prestito Peter Fedor Freyberg, uno dei maggiori esponenti a livello mondiale di psicologia prenatale:
“Se vogliamo creare un essere umano, una società o un sistema economico sano, non violento e creativo, dobbiamo garantire le migliori condizioni possibili già dalle primissime fasi dello sviluppo, sia dell’essere umano che della società. Solo allora possiamo ottenere una vera prevenzione della malattia, dei disturbi mentali e fisici, dell’odio, dell’intolleranza, della violenza e della guerra nell’individuo, nella famiglia e nella società.
Il mondo può essere cambiato solo se modifichiamo il modo di intendere il rispetto per la vita fin dalle sue prime manifestazioni. Il cambiamento inizia con il profondo rispetto verso il feto e la sua posizione ecologica nell’utero, il rispetto per la madre, il rispetto per il bambino al momento del parto e il modo in cui viene accolto nella società, con grande dignità, in qualità di essere pari a noi.
È in atto un cambiamento nella coscienza della società circa l’importanza vitale degli eventi che accadono nel periodo prenatale e perinatale per la salute fisica, mentale e sociale. Si assiste ad una maggiore consapevolezza per l’importanza che riveste e per il bisogno di migliorare la vita prenatale e le circostanze che gravitano attorno alla nascita.
La consapevolezza che il feto è già una persona, un partner psicologico e sociale per i propri genitori e, grazie a loro, per la società intera, deve essere messa in primo piano.
Se saremo in grado di garantire che ogni bambino sia amato e desiderato fin dall’inizio, che sia trattato con rispetto e che il rispetto per la vita sia posto al gradino più alto nella scala dei valori umani e se potremo ottimizzare le fasi della vita prenatale e perinatale senza la frustrazione dei bisogni di base, senza influenze aggressive e psicologicamente nocive, il risultato potrebbe essere quello di una società non violenta. Il modo in cui trattiamo nostro figlio è lo stesso con cui nostro figlio tratterà il mondo. Ciò include anche il feto.”
Le ricerche nell’ambito prenatale e perinatale portano, quindi, ad un nuovo punto di vista sui bambini. Questa prospettiva apre nuovi spazi di riflessione rispetto alle competenze e capacità del bambino prenatale e del neonati e rispetto alle modalità di entrare in relazione con loro.
La nostra idea di “chi è un feto/un neonato” ci porta a relazionarci a lui in un modo piuttosto che in un altro. Pensare che un piccolo “non capisce” porta ad un certo tipo di interazione con lui; pensare che invece è una persona consapevole, un soggetto in grado, fin da subito, di percepire ciò che gli sta intorno, provare emozioni, sentire quelle degli altri, interagire, porta a tutt’altro tipo di relazione, e ciò può influire sia sul suo percorso di sviluppo che, in prospettiva, sulla società tutta.
Ovviamente i ragionamenti, le considerazioni e le riflessioni che questa tematica può suscitare sono innumerevoli ed a vari livelli, compreso quello etico che in questa sede non si è indagato per motivi di spazio e di complessità.
Per concludere: “le rievocazioni della nascita sono qualcosa di straordinariamente intimo e rivelatore e ci mettono a confronto con una insospettata intelligenza, suggerendo che i neonati meritano un nuovo status: lo status di persone coscienti. I ricordi della nascita ci comunicano che il bambino possiede una mente. Alcuni di voi troveranno inverosimile l’idea che i neonati siano così consci. Altri diranno: ‘L’ho sempre saputo!’” (D. Chamberlain)
Silvia Iaccarino
Formatrice professionale e psicomotricista
Blog: www.silviaiaccarino.it
Pagina facebook: www.facebook.com/percorsiformativi06
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