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Bebuù settete: nome in codice What Mari makes
21/03/2016
Mondo BebuùNei suoi lavori predilige nuvolette sognanti, balene felici, elefantini speranzosi e palloncini che volano in alto...perché mi fanno pensare, dice, che tutto va bene e che il raggiungimento della felicità è la cosa più importante del mio mondo.
Ciao Mariella, la prima domanda di rito non può mancare, raccontaci un po’ di te, chi si nasconde dietro “What Mari Makes”, il tuo marchio, la tua storia, e i tuoi sogni..
In due parole potrei definirmi una mamma multitasking per carattere, storica per passione e per formazione, amante dell’handmade e del riciclo creativo. Ritengo che il segreto per una vita felice risieda nel viaggiare, nell’arte della cioccolata e nel lavorare con lentezza.
Prima di avere le mie due bimbe buffe, Amalia di 7 anni e Agata di 2, ho studiato negli Stati Uniti e girato l’ Africa e l’Est Europa con varie organizzazioni umanitarie. Non direi che l’istinto alla maternità sia innato in me ma piuttosto che la mia passione per I bambini si è sviluppata durante questi miei viaggi e si è poi concretizzata a Firenze, dove mi sono laureata in Storia contemporanea e dove ho deciso di fermarmi e mettere su famiglia.
Un libro, un film o una canzone che ti rappresenta di più e perché?
Un libro…ce ne sono tantissimi, leggere dopo cucire è la mia passione preferita. “La Storia” di Elsa Morante, perchè dentro c’è il ‘900, il mio secolo e perchè la storia siamo noi.
Un film…”Mediterraneo” di Gabriele Salvatores, perchè è dedicato a tutti quelli che stanno scappando, e un po’ scappiamo tutti, e perchè dentro ci sono tutti I sentimenti, l’amore, la passione, la libertà, l’amicizia.
Una canzone…”Lieve” del Consorzio Suonatori Indipendenti, perchè è una di quelle canzoni da ascoltare sdraiati in terra con le candele accese.
Da quanto tempo crei? Come è iniziata questa tua passione e quali sono gli oggetti che preferisci creare e perché?
Creo da quando è nata mia figlia Amalia: sono un’autodidatta, ho avuto la fortuna (/sfortuna visto che ero rimasta senza lavoro…) di passare molto tempo in casa con lei quando era piccola. Non mi è mai piaciuto lasciarla davanti al televisore e in un mondo in cui tutto è digitale, tutto è a portata di mano, tutto sembra essere molto facile e troppo competitivo, ho sentito l’esigenza di farle conoscere un mondo diverso, fatto di cose fatte a mano che stimolassero sia la sua fantasia sia la sua pazienza e concentrazione.
Ecco un po’ come nasce l’ idea di “What Mari Makes: felt and fabric crafts for children” …Ho poi fatto vari corsi, ho studiato e mi sono specializzata, credo di aver trovato un filo conduttore ai miei manufatti, il fatto cioè di essere pratici perchè nascono da esigenze comuni e quotidiane, e di essere personalizzati perchè ritengo che I bambini abbiano bisogno di avere qualcosa di loro, con il loro nome, riconoscibile, che dia maggiore dignità al loro essere piccoli adulti.
E’ importante aiutarli a trovare un posto nel mondo, partendo anche dalle piccole cose e I miei astucci partono dalle mie cose quotidiane, comuni a buona parte delle mamme.
Raccontaci un po’ della tua giornata tipo
La mia giornata, come quella di tutte le mamme, inizia prestissimooooo!!!!Prendo il caffè mentre ancora tutti dormono guardando fuori dalla finestra, raccolgo giocattoli e libri in terra dalla sera prima e poi inizia la corsa contro il tempo per nell’ordine: svegliare le bimbe, preparare colazione e merenda, convincerle a vestirsi/lavarsi I denti/ andare a scuola e uscire di corsa per arrivare sempre all’ultimo minuto… Mollate le bimbe torno a casa, nuovo caffè e immancabile cioccolata del buongiorno per dedicarmi poi ai miei manufatti…ho tre magnifiche ore di tempo da sola con la mia macchina da cucire!!!!!!Poi preparo il pranzo, vado a prendere le bimbe a scuola e di pomeriggio faccio la mamma a tempo pieno!!! Quando posso e se riesco nel pomeriggio mi dedico un po’ alle foto, al branding e ai listing per poi arrivare a sera a rimettere mano a quello che ho lasciato la mattina sul tavolo da lavoro, sempre che le bimbe dormano…Altrimenti buon libro nel lettone tutti insieme e buona notte mondo!
C’è una creazione a cui sei particolarmente legata? Se si, ci racconti il perché?
tutte e nessuna!!
Ti capitano momenti in cui non hai voglia di creare e ti senti giù? Come li superi?
Non mi capita mai di non avere voglia di creare, nè mancanza di ispirazione. Mi capita, come tutti, di avere alti e bassi e il creare è la mia ricetta della felicità…mi mette di buon umore, mi aiuta a rilassarmi, mi permette di vedere il mondo da altre prospettive e mentre cucio piano piano comincio a sentirmi meglio e si fa tutto piu’ chiaro.
Ci racconti un’esperienza in particolare che ricordi con affetto e che ti ha regalato tanta soddisfazione nel tuo hobby di creativa?
La mia prima soddisfazione da creativa me la ha data mia figlia con uno sgorbio di gonnellina a righine bianche e rosse che le confezionai anni fa…Me la ricordo saltare felice per la stanza e girare per fare la ruota con la gonnellina, gonnellina ripeto veramente ma veramente imperfetta!!!Poi Marco, il mio compagno, le mie amiche che mi hanno spinto prima ad aprire una pagina Facebook poi un profilo Instagram (è il social che amo di più!!!) e poi le soddisfazioni sono arrivate inaspettate e una dopo l’altra con I miei manufatti sui vari marketplace, con gli ordini delle mie clienti e le loro recensioni e le foto dei loro bimbi che mi mandavano, con varie fiere alle quali ho partecipato con tanta tanta soddisfazione.
Un episodio invece, che ricordi con molto dispiacere e che ha mortificato la tua passione?
Gli episodi da raccontare sarebbero più d’uno in realtà ma non demordo!!!!…provare a trasformare la propria passione in un lavoro è una cosa veramente faticosa, soprattutto se non lo fai a tempo pieno e se nel frattempo fai il lavoro più faticoso e sottopagato del mondo, la mamma cioè.. Non credo di parlare solo per me quando dico che quello che noi crafter cerchiamo di fare richiede coraggio, dedizione, pazienza, proprio come I sogni che insegui insegui e non sempre riesci ad afferrare!! Siamo artigiane digitali, c’è tutta la parte del web da seguire, da curare, la concorrenza con cui confrontarsi e da cui imparare ma da cui difendersi in un qualche modo…
Hai qualche consiglio per chi intraprende adesso la tua stessa passione?
Metterci tutto l’amore che c’è….
Perché hai scelto Bebuù per vendere le tue creazioni? Cosa ti è piaciuto di più?
Bebuù è geniale e adoro il fatto che sia scaturito dalla mente di due mamme. Bebuù sta portando avanti un discorso completamente nuovo nel panorama italiano: diffondere la cultura dell’handmade per bambini attraverso un marketplace solo per l’infanzia che, ripeto, in Italia è un discorso più unico che raro. Nel portare avanti questo discorso Bebuù dedica a noi creatrici un’attenzione che, nella mia piccola ma significativa esperienza, non ho trovato in nessun altro marketplace. Ecco perchè mi piace Bebuù!!!
Ed infine qualche domanda a bruciapelo per conoscere meglio Mariella
Mare o montagna? Montagna
Colore preferito? Blu
Stagione preferita? Primavera
Tacchi o ballerine? Tacchi, forever!!!
Vino o birra? Birra
Ed ora è il momento di conoscere più da vicino le bellissime creazioni di What Mari Makes...