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5 errori che stai sicuramente facendo nel promuoverti online
01/11/2017
Consigli per le crafterSe sei agli inizi e non sei un’esperta di web, con tutta probabilità starai commettendo almeno uno di questi 5 errori...
Quando hai deciso di iniziare a vendere online sembrava tutto facilissimo: “ma sì, apro una pagina su Facebook, magari creo un account su qualche marketplace famoso e via, i clienti arriveranno!”. Ma ormai l’hai capito che non era così semplice, vero?
Eh sì, vendere online è molto più complicato. Richiede un gran lavoro di marketing, bisogna farsi conoscere, e il tutto in un mondo stracolmo di concorrenti agguerriti pronti a farti le scarpe. Quindi se vuoi vendere le tue creazioni e magari un domani trasformare il tuo hobby in un lavoro a tempo pieno, devi assolutamente rimboccarti le maniche! Vuoi sapere da dove cominciare? Inizia evitando questi 5 errori da principiante...
1. Contare troppo sulla tua pagina Facebook
Se sei agli inizi e non hai ancora molti fan in target sulla tua pagina Facebook (e magari non puoi neanche permetterti di investire in post sponsorizzati), Facebook non è un grande alleato per la tua piccola attività.
Questo perché inizialmente la tua pagina è seguita per lo più da amici e conoscenti, ossia persone non in target, persone che non sono tuoi potenziali clienti. Quindi i tuoi post non sono visti dalle persone giuste, perciò non potranno portarti molte vendite.
Ecco perché non puoi usare Facebook come tua principale fonte di traffico. Rischi di perdere tantissimo tempo per far crescere la tua pagina senza che questo ti porti una sola vendita.
Quindi se sei agli inizi punta piuttosto a far crescere il tuo sito o blog, quello converte molto più facilmente visitatori in clienti.
2. Aspettare che sia Bebuù o il tuo shop a mandarti visitatori
Lo so che il motivo principale per cui ti sei iscritta a Bebuù, e in generale il motivo per cui ci si iscrive ai marketplace, è quello di avere una piattaforma che ti porta autonomamente visitatori e clienti senza che tu “faccia nulla”. Ma in realtà questo è vero solo in piccola parte.
Infatti se vuoi che il tuo shop funzioni non puoi stare con le mani in mano: devi lavorare sulle parole chiave e la SEO delle tue inserzioni, devi usare belle foto per i tuoi prodotti, creare descrizioni accattivanti, e così via.
Ma soprattutto devi considerare che il traffico che ti porta lo shop è solo una parte del traffico che potresti avere. Anche tu puoi portare traffico al tuo shop sfruttando i tuoi social e tutti i tuoi canali. Se inizi a linkare il tuo shop nei tuoi post, a pubblicizzarlo in ogni dove, porterai sempre più persone a conoscere il tuo negozio. In questo modo non solo aumenti le probabilità di vendita, ma se per qualche sfortunato caso un domani cambiasse l’algoritmo dello shop e quindi il motore di ricerca interno dello shop iniziasse a funzionare in modo diverso e iniziasse a sfavorirti, tu continueresti ad avere le vendite che ti sei portata “da sola” dai tuoi canali. Insomma, non dipenderesti più unicamente dal marketplace, ma saresti in parte autonoma.
3. Usare (male) i gruppi Facebook
Non negare, lo so che almeno una volta lo hai fatto! Sei entrata in qualche gruppo di creative e hai postato un tuo prodotto oppure hai partecipato a qualche scambio di like (es: venite a mettere like alla mia pagina, io metterò like alla vostra!).
Ecco, questo è il modo PEGGIORE di usare i gruppi Facebook. Non solo non ti serve per aumentare le vendite (le creative non sono potenziali clienti in target), ma ti crei dei fan della tua pagina totalmente fuori target, che non essendo realmente interessati a quello che fai (ti hanno messo like solo per dovere) non interagiranno mai coi tuoi post e quindi finiranno per penalizzarti per via dell’algoritmo di Facebook.
Quindi se stai usando i gruppi in questo modo, smettila subito! Piuttosto cerca i gruppi popolati dal tuo target e inizia a interagire con i membri, così che col tempo inizieranno a fidarsi di te e vorranno comprare da te.
Se vuoi approfondire il discorso gruppi, leggi questo articolo: Come usare i gruppi Facebook per farti pubblicità.
4. Portare utenti a caso sul tuo shop
Lo vedo spesso. Tu pensi solo a come portare più utenti possibili sul tuo shop e sui tuoi canali, convinta che più utenti e follower hai, più clienti potenziali hai. Sbagliato.
Non è il numero che conta, ma la qualità. Tu devi cercare utenti in target, ossia persone realmente interessate a ciò che vendi, al tuo stile, al tuo approccio. Saranno queste persone a comprare, non l’utente che finisce sul tuo shop per caso. Quindi non conta che tu abbia 10000 visite al giorno se poi nessuno compra. Ti bastano 3 visite al giorno se poi queste 3 comprano. Capisci cosa intendo? Punta a raggiungere e portare sul tuo shop le persone giuste, non fissarti sui numeri di visitatori. E se vuoi portare sul tuo shop le persone giuste, studia a fondo il tuo target!
5. Non avere un’identità chiara
Altro errore tipico è non sapere chi sei e cosa fai, o meglio, non saperlo trasmettere bene. Magari produci tante cose diverse per tanti tipi di persone diverse, e così ti ritrovi uno shop con prodotti di tutti i tipi, un logo “fai da te” e un’identità confusa. L’utente che vede una crafter di questo tipo pensa che sia poco professionale, che sia una creativa improvvisata, e che quindi non sia neanche tanto brava.
Ecco perché devi invece avere un’identità chiara, devi trasmettere un’immagine ben definita di te e del tuo lavoro. Si deve capire di cosa ti occupi, a chi ti rivolgi, in cosa sei speciale. Devi avere un logo, un nome e un profilo che rimangano impressi. Insomma, anche se sei agli inizi e la tua è una seconda attività, devi apparire come un brand.
Se smetterai di commettere questi errori vedrai che la tua attività inizierà a ingranare sempre di più! Ma se hai dubbi o domande, scrivi tutto nei commenti qua sotto (o all’interno del gruppo Facebook “Bebuù's crafter”), sarò felice di risponderti.
Elena Galli di A Cup of Web
Aiuto le donne creative a sfruttare il web per vendere e mostrare al mondo il loro talento!
Site: www.acupofweb.it
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IG: www.instagram.com/acupofweb
Se però hai dubbi o domande, scrivi tutto nei commenti qua sotto, sarò felice di risponderti.
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