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Bebuù, settete...per un mondo di margherite
05/04/2017
Mondo BebuùMargherita, come da routine della nostra rubrica, raccontaci innanzitutto un po’ di te, chi sei, cosa fai nella vita, della tua famiglia, dei tuoi pregi e dei tuoi difetti…
Come è successo per tante altre creative, il “fare con le mani” mi ha accompagnata fin da piccolina, tanto che ho sempre pensato con stupore a quanto era strano che le persone si potessero annoiare… a me quello che mancava e che manca tutt’ora è proprio il tempo per realizzare tutto ciò che mi passa per la mente! Ora molte ore della mia giornata sono dedicate al lavoro a maglia, al cucito e all’uncinetto nonché alla cura dello shop, ma appena posso vado alla ricerca di nuovi materiali e nuovi accessori che mi aiutino a realizzare i miei progetti!
Ho la fortuna di avere una bellissima famiglia che mi aiuta e mi sostiene (anche se non riesco più a lavorare per loro come un tempo…. ;)).
Un mio pregio potrebbe essere quello di amare la precisione e la cura in ciò che faccio, per i difetti… forse è meglio non farli sapere troppo in giro!
Il tuo marchio è “Margherita maglia bimbi”, immaginiamo Margherita sia il tuo nome di battesimo?
In realtà il nome Margherita nasce principalmente dal desiderio di ricordare e ringraziare la persona che mi ha insegnato a lavorare a maglia facendomi così innamorare dell’arte di trasformare un semplice gomitolo in qualcosa di speciale e unico come solo un oggetto fatto a mano con amore può essere… Margherita è anche un bellissimo fiore ed è proprio il fiore dell’infanzia perché rappresenta purezza e innocenza! E infatti da moltissime mie creazioni fanno capolino tenere margheritine….
Le tue creazioni riguardano prevalentemente il mondo dell’uncinetto, chi ti ha insegnato? Come è nata questa tua passione?
L’uncinetto, insieme al cucito, erano la prerogativa della mia nonna: da lei ho imparato le prime cose, ma fino a poco tempo fa usavo l’uncinetto soprattutto per rifinire. Da quando però ho iniziato a creare scarpine, cappellini, copertine e accessori, mi si è aperto un mondo di possibilità! Più creo e più mi vengono in mente nuove cose da realizzare: in poche parole…. lo adoro!!!
Hai uno shop molto ricco di creazioni, prevalentemente scarpette e cappellini, ma anche deliziosi vestitini per bambina, come nascono le tue creazioni?
Le mie creazioni nascono dal desiderio di tenere vivo un sapere antico reinterpretandolo in chiave moderna: sono oggetti dallo stile classico, sia nella forma che nel colore, “alleggeriti” e resi attuali da uno stile più destrutturato, anche se comunque attentissimo ai dettagli….
Importantissimi sono i materiali: lino, cotone, cotone bio, lana merino, alpaca… le fibre e i filati naturali hanno una loro vita e a volte sono essi stessi a suggerirmi una creazione….
Come la coltivi, come riesci a mantenere viva la tua vena creativa?
Paradossalmente la mia vena creativa per ricaricarsi ha bisogno di pause e silenzi… Stare in tranquillità, magari ad occhi chiusi, cercando di svuotare la mente da suoni ed immagini di ciò che già esiste, permette alle nuove idee di affiorare con la loro vitalità e il loro carico di entusiasmo e mi fa desiderare subito di mettermi all’opera!
In genere qual è il posto in cui crei? Hai uno spazio tutto o crei un po’ dove ti capita?
Fra poco avrò finalmente una stanza tutta mia dove lavorare! Nel frattempo “occupo” gli spazi comuni di casa, prevalentemente un grande e vecchio tavolo in legno, compagno di “strada” da molti anni, pieno di vita e di ricordi… Fortunatamente ho un nuovo armadio ad angolo (anch’esso rigorosamente handmade ;)) dove riporre gli oggetti già pronti!
Qual è il momento della giornata in cui preferisci creare?
Mi piace svegliarmi al mattino e sapere che potrò iniziare subito a creare, poi però proseguo anche nel pomeriggio e se non sto attenta finisco a notte fonda!!! Il lavoro a maglia e uncinetto crea una vera dipendenza! Ma che soddisfazione annodare il fiocco dell’abito appena terminato o ammirare il nuovo modello di scarpine pensando a chissà quali piedini mi faranno l’onore di indossarle!
Qual’è il tuo bestseller? Quello che ti riesce meglio?
Molti oggetti sono stati apprezzati e ammirati, ma uno in particolare ha riscosso moltissimo successo: è un paio di sandali infradito bianchi e tortora che ho creato due anni fa e che amo particolarmente.
Ci racconti una delle prime esperienze di vendita che porti nel tuo cuore?
Posso dire che quasi tutte le mie esperienze di vendita sono cariche di emozione, proprio perché in genere sono legate alla felicità di una nascita, alla gioia dell’attesa, ad un evento di festa come ad esempio il Battesimo. Il primo motivo di gioia per me è il pensiero del bimbo o della bimba che indosseranno proprio quell’oggetto che io sto facendo per loro, altre emozioni arrivano poi dai complimenti a volte commoventi di chi riceve le mie creazioni e magari mi manda le fotografie dei bimbi…. Ci sono poi moltissimi posti che io non vedrò mai di persona, ma alcune mie creazioni ora sono lì e anche questo mi fa felice: è bello sapere che qualcosa che ha preso “vita” dalle mie mani ora è a Londra, o in Israele, in India, in Brasile e persino in Australia!
Come organizzi il tuo lavoro: in base agli ordini, alle spedizioni, ai mercatini...?
Per prima cosa pianifico e realizzo l’assortimento da portare ai mercatini dedicati all’artigianato e all’handmade, cercando di inserire sempre qualcosa di nuovo così da poter aggiornare con costanza anche il negozio online. Appena arriva un ordine però mi dedico subito a quello in modo da poter spedire nel più breve tempo possibile: tutti abbiamo il desiderio di avere presto tra le mani le cose che compriamo!
Nella regione in cui vivi, l’handmade è abbastanza apprezzato o pensi ci sia ancora lunga strada da fare?
La gente in generale è abbastanza interessata e molti apprezzano e capiscono il valore di un oggetto fatto a mano, sento però che manca ancora una vera attenzione a valorizzare e promuovere la creatività, il design e le tante espressioni artistiche che andrebbero giustamente considerate, sia quelle sperimentali che quelle più “antiche” che rischiano così di scomparire.
Hai qualche consiglio per chi intraprende adesso la tua stessa passione?
Il mio consiglio è di lavorare sempre con amore e passione e di lasciarsi guidare dal proprio estro e gusto personale per far sì che ogni oggetto abbia in sé “l’impronta creativa” di chi lo ha realizzato…
Perché hai scelto Bebuù per vendere le tue creazioni? Cosa ti è piaciuto di più?
Bebuù è un sito nuovo, italiano, in piena crescita, in cui si percepisce subito la presenza quasi familiare e piena di entusiasmo di chi lo ha concepito. In più è il primo marketplace completamente dedicato al mondo dell’infanzia: come non sentirsi subito a casa?
Inoltre sento di aderire in pieno alla “filosofia Bebuù”: oggetti sempre curati e pieni d’amore, grande attenzione ai materiali, prodotti unici e speciali proprio come è speciale ogni mamma e come è unico il suo bambino!
Ed infine qualche domanda a bruciapelo per conoscerti meglio:
Stagione preferita?
Estate
Artista ordinata o disordinata?
Ordinatamente disordinata!
Vacanze in mare o montagna?
Mare
Il tuo piatto preferito?
Tutti i piatti con le verdure, dagli gnocchi di zucca alle lasagne al radicchio