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Il gioco del bambino e il suo ambiente: dalla nascita ai 24 mesi.
29/11/2016
Parola agli espertiL’ambiente
Fin da piccolissimo è importante posizionare il bambino in posizione supina, a terra, su di un tappeto semirigido (sarebbero perfetti i tappeti a puzzle in eva con altezza 1,5 cm e larghezza 50x50 cm): ciò permette al piccolo di conoscere e scoprire gradualmente le sue mani, i suoi piedi, le sue dita, i colori e le luci della stanza, i movimenti delle persone, le voci, i rumori, i cambi di temperatura, e poi, gradualmente, di scoprire le posizioni che il suo corpo può assumere e conquistare: dal rotolare al gattonare, alla posizione seduta, alla posizione eretta con sostegno, fino alla camminata autonoma.
Gli oggetti d’arredamento che non devono mancare nell’ambiente per piccolissimi, ossia fino ai 12 mesi circa, sono lo specchio e un bastone a muro per permettere il sostegno al bambino nel momento in cui è interessato alla posizione eretta.
A 12 mesi i bambini raggiungono, o quasi, la posizione eretta e la camminata stabile. Se ai piccoli, già dai primi mesi, è appunto offerta la possibilità di trovare e scoprire le posizioni intermedie del proprio percorso motorio (come sopra indicato), in tale periodo della loro crescita, possiederanno movimenti, equilibri e posizioni che saranno fluidi, sicuri e stabili.
I bambini, spostandosi così nello spazio, avranno il piacere di sperimentare attraverso l'utilizzo delle loro mani l'ambiente e gli oggetti collocati nello stesso. Proprio per questo lo spazio dovrebbe essere messo in sicurezza dall'adulto, portando ad altezza adulto solo gli oggetti che non si vuole che il bambino tocchi, manipoli, sposti, tiri, assapori. I bambini iniziano così a provare il piacere di sperimentare i limiti del proprio corpo, della propria volontà, dei propri equilibri e inizieranno a voler arrampicarsi, salire, scendere, nel tentativo di sfidare le proprie abilità senso-motorie.
Importante è offrire ad esso proprio la possibilità di arrampicarsi, salire, scendere, correre, tuffarsi sia in casa, creando uno spazio che lo permette, sia all'aria aperta, in parchi o in giardini (anche nelle stagioni invernali). Gli oggetti d’arredamento che possono aiutare il bambino nel movimento sicuro in casa possono essere scalette e sgabelli bassi, pouf o poggiapiedi, cuscini, tappeti, scatoloni di cartone di varie dimensioni.
In questa libera sperimentazione del bambino, l'adulto può mettersi in una posizione di osservatore e come presenza rassicurante, permettendogli la possibilità di fare e sperimentarsi, anche in piccole cadute, piccole frustrazioni e rischi. L'azione importante dell'adulto in tali casi è rassicurare e rasserenare con un abbraccio, un sorriso, una carezza e poche parole sussurrate; l’adulto non dovrebbe scoraggiare il bambino, con il suo comportamento protettivo e ansioso. Il piacere di scoprire, giocare, conoscere è davvero fondamentale per una buona e serena crescita.
Proposte gioco e materiali
Nei primi sei mesi della loro vita, i bambini hanno tantissimo da scoprire e conoscere del proprio corpo, dei propri movimenti, e di tutto ciò che accade intorno a loro. In quest’arco di tempo suggerisco la proposta di giochi quali Doudou, piccoli sonagli in tessuto o legno, sacchetti sensoriali, giochi vari per la dentizione.
Poi dopo i sei mesi i bambini iniziano a voler sperimentare altri materiali, altri suoni, non solo con la bocca, che rimane comunque l’organo privilegiato per la conoscenza, ma anche attraverso piccoli movimenti grossolani della mano ( presa a pinza): ecco che quando si osserva ciò è possibile proporre al bambino il “Cesto dei Tesori”, sonagli più grandi, bottiglie sonore e sensoriali, oggetti in stoffa, testi di letteratura per l’infanzia con immagini in bianco e nero o con parti che permettono la scoperta tattile, tappeti sensoriali.
Da 12 mesi circa il bambino è sempre più capace di prendere gli oggetti attraverso una presa a pinza più sviluppata e una coordinazione oculo-manuale più "precisa ". L'adulto può iniziare gradualmente ad offrire al bambino giochi che suscitano la sperimentazione delle azioni gioco quali “chiudere/aprire”, “dentro/fuori”, “riempire/svuotare”, “ c’è/ non c’è”, “infilo/sfilo” ( quali ad esempio, ceste o sacche del Gioco Euristico, Cofanetto delle stoffe) ma anche proposte gioco che permettono la sperimentazione dell’errore e dell’autocorrezione, quali, ad esempio, torre ad anelli o in tessuto, piccoli e semplici puzzle di legno (consigliati quelli con forme geometriche e colori primari), pannelli sensoriali, incastri di varie forme e colore (ad esempio “Incastro arcobaleno steineriano). Anche i blocchi di legno, al naturale o colorati, sono sempre ottimi da offrire.
In un primo momento il bambino avrà il piacere di costruire e distruggere. Poi, successivamente, con la sua crescita, il bambino si interesserà sempre più a costruire torri sempre più alte (questo spesso succede verso i 24 mesi), sperimentando l'equilibrio/disequilibrio (e l’erigersi verso l’alto abbandonando la base sicura rappresentata dal pavimento).
Nel piccolo spazio dedicato al bambino si può posizionare, quando l'adulto osserva un certo interesse alla penna, un piccolo tavolino con seggiolina e offrire ad esso, in un vassoio, carta colorata e, in una ciotolina, matite o pastelli a cera. Progressivamente si può poi offrire al bambino altri materiali per colorare, quali tempere naturali, colori a dita, e materiali per travasi o manipolazione. Travaso che può essere proposto fin dai 12 mesi mettendo a disposizione del bambino ciotole vuote di plastica con: palline, pon pon, tappi di metallo, tappi di sughero, castagne, foglie, sabbia, terra, sassi, rametti.
Inoltre, fin dai 12 mesi possono essere proposti al bambino i QuietBook, opportunità che offre al bambino sia una sperimentazione tattile e sonora, ma anche una offerta di affinamento di alcune sue abilità già acquisite come la manualità fine della mano, una migliore presa a pinza, la coordinazione oculo-manuale, ma anche favorire concentrazione e apprendimento complesso.
Concludo queste riflessioni con una bellissima frase di Henri Wallon, psicologo e pedagogista francese:
“ Nel bambino piccolo solo il movimento può essere testimone della vita psichica, e la rappresenta interamente, almeno fino a quando non compare la parola”.
Dott.ssa Lucia Vichi
Educatrice d’infanzia e coordinatrice pedagogica; Creativa
Coordinatrice Gruppo: Chiediamo consigli educativo-pedagogici per il nostro bimbo 0-3 all'esperta
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