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Quanto costa la creatività
26/08/2015
Consigli per le crafterPrima di dare un costo alla creatività, cerchiamo di definirne il concetto.
“Creatività”: Capacità produttiva della ragione o della fantasia, talento creativo, inventiva.
‘Creatività’ dunque è un concetto astratto che possiamo applicare a diverse cose, da un cappellino all’uncinetto ad una fotografia o all’impaginazione di una pagina web.
Sia che siamo creative per “hobby” o per “lavoro”, la cosa in genere più difficile, è dare un prezzo alla nostra creatività, in modo che non risulti “svenduta” all’occhio di chi compra il nostro prodotto, ma nemmeno sia così alto da rendere il nostro prodotto invendibile sul mercato.
Essendo dunque, un concetto astratto, non esiste una formula aritmetica che sia in grado di calcolare il costo esatto della creatività, ma oggi vorrei indicarvi una formula, quasi magica, che possa avvicinarsi a quel valore.
La formula base è la seguente:
La prima voce della formula è il costo del materiale: in questa voce dovrete includere tutti i costi sostenuti di tutto ciò che serve per realizzare il vostro prodotto, anche ad esempio, lo spago per infiocchettare il pacchetto da spedire.
Ovviamente se inizierete questo lavoro in modo professionale, con il tempo imparerete anche a far acquisti mirati o ad acquistare in grandi quantità o a trovare il fornitore giusto, per abbattere il costo.
La seconda voce della formula è il costo del vostro lavoro, cioè la paga oraria che credete di meritare per ogni ora di lavoro. Prendetevi tutto il tempo che serve per fare con calma tutti i calcoli necessari per stabilire questo valore. Il costo orario della creatività è il mattoncino fondamentale nella costruzione del prezzo del vostro servizio o prodotto.
Badate bene, non è un’informazione da condividere con i propri clienti, proprio come H&M non dice ai suoi acquirenti il costo che si è reso necessario per produrre quel vestito.
Per stabilire il giusto costo del lavoro, ci sono due cose da tener presente:
La prima, è di non svalutare mai il proprio lavoro! quindi, considerando la paga media oraria di altri lavori simili, stabilite una cifra di circa 8-10 euro all’ora, ma cercate di non scendere al di sotto di questa. Il prezzo che applicherete al vostro lavoro dovrà ricompensarvi del tempo investito per produrlo.
La seconda, è di dare la precedenza ad oggetti che non richiedano molte ore per essere realizzati, perché c’è da tener conto che gli oggetti che si vendono di più sono quelli con un costo medio basso (soprattutto in tempi di crisi!). Quindi cercate di trovare alcuni progetti da realizzare in tempi brevi, o cercate tecniche nuove che vi permettano di risparmiare tempo, senza rinunciare alla qualità e unicità del prodotto.
La terza voce della formula magica è quella delle spese accessorie, cioè tutti quei costi che incidono solo in modo relativo su ogni singola creazione ma che dovete sostenere sempre a prescindere dalla quantità di prodotti venduti, ad esempio: il collegamento internet, la corrente elettrica per il proprio studio/laboratorio, il costo di abbonamento annuo del marketplace che usate (approfittate di Bebuù, che per ora è gratis ;) ) i costi di pubblicità, ecc. ecc.
Calcolare con attenzione il valore del prezzo, vi permetterà di farvi pagare a sufficienza affinché il vostro hobby possa trasformarsi in un vero e proprio lavoro e affinché fare un mestiere creativo in proprio, diventi conveniente!
Una volta fissati questi tre valori, vi basterà sommarli per avere un prezzo approssimativo da cui partire. Questo prezzo poi potrà essere moltiplicarlo per due (alcuni lo moltiplicano per tre) per ottenere un prezzo più congruo alle vostre aspettative
Il mio consiglio, a questo punto, visto che siamo al termine della vacanze un po’ per tutti, ed è tempo di ricominciare il “nuovo” anno, è di fermarvi per qualche giorno, fare due calcoletti e rivedere un po’ tutti i prezzi dei prodotti che avete nel negozio.
E se avete ancora dubbi, scriveteci pure a info@bebuu.it. Saremo lieti di aiutarvi!